MONTAGNA, RUFFINO: C’E’ UN INTERO MONDO IN AGONIA CHE LA REGIONE CONTINUA A NON ASCOLTARE. SI LAVORI A UN PIANO STRATEGICO STRAORDINARIO PER LA MONTAGNA

“Confidavo che la mia interrogazione sull’abbandono dei territori montani da parte delle aziende agricole potesse funzionare da pungolo per la Giunta Regionale ad agire. La risposta dell’assessore però non mi convince perche ‘ il centrosinistra non ha tra le sue priorità la montagna ed ancora perché’ non ha intezione di variare la propria agenda politica in tal senso”. A lanciare l’allarme la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino che ha presentato una interrogazione in merito nell’Assise tenutasi ieri a Palazzo Lascaris.

Spiega l’azzurra: “Confrontando infatti i numeri Istat del 2010 con quelli del 1982, per l’alta montagna vi è stata una diminuzione di superficie agricola utilizzata del 55,7% e del 33,4% per quelli di montagna. Se si guarda invece agli ultimi dieci anni si scopre che la diminuzione è stata del 42,8% per l’alta montagna e dell’11.4% per la montagna. Insomma, mi pare evidente che la Regione di fronte a questi numeri dovrebbe cercare di variare la rotta delle proprie politiche per evitare uno spopolamento e impoverimento di queste aree che sono sempre state strategiche per il Piemonte”.

“Lascia esterefatti – conclude Ruffino – che l’assessore pensi di liquidare il problema affermando che la Regione ha in III Commissione un disegno di legge sull’associazionismo fondiario e che ha provveduto – in sede di revisione del Psr – a rimodulare le indennità compensative. E’ evidente infatti come tali azioni affrontino solo una parte del problema senza peraltro coinvolgere gli attori del territorio che avrebbero ben altre proposte in merito per rilanciare queste aree. E’ per questo che lancio l’idea di un piano strategico straordinario che preveda interventi volti a dare risposte concrete agli operatori che resistono in queste zone e a tutti quelli che – adeguatamente sostenuti – tornerebbero ad investirvi il proprio tempo e le proprie competenze”.