SANITA’, VIGNALE: LA NON USCITA DAL PIANO DI RIENTRO E’ L’ENNESIMO FALLIMENTO DI QUESTA GIUNTA. CHIESTO CONSIGLIO APERTO

“La non uscita dal piano di rientro dimostra l’incapacità e l’arroganza di un’amministrazione che per anni ha giustificato tagli, chiusure – anche immotivate – di ospedali e riduzioni di servizi in nome di un obiettivo non raggiunto.” lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Gian Luca Vignale, a termine della IV Commissione consiliare durante la quale è avvenuta l’informativa della Giunta regionale sullo stato di attuazione dei programmi operativi relativi ai piani di rientro della Regione Piemonte e della riforma sanitaria.

“ Da due anni Chiamparino e Saitta giustificano ogni loro azione, per lo più nefasta o di riduzione dei servizi, in nome di una fantomatica uscita dal piano di rientro. Ora invece scopriamo che tutti i sacrifici imposti sono stati vani. A questo punto ci auguriamo che questa amministrazione sia almeno sia pronta a rivedere la dgr n 1-600 ‘taglia sanità’ ”.

“Il problema – prosegue Vignale – è che ad oggi né Reschigna né Saitta sanno quando si potrà uscire dal piano di rientro con tutti i danni che ciò comporta. Quali tra tutti l’impossibilità di coprire gli extralea con il bilancio della sanità, mantenere le percentuali di compartecipazione alla spesa bloccata al 60 % per famiglie o Comuni, non avere alcuna libertà di modificare gli atti voluti dall’ex “tavolo Massicci”, e molti altri ancora“.

“L’amara verità – conclude Vignale – è che oggi siamo in balia di un intervento statale. Se infatti il Ministero dell’Economia non concede l’anticipazione di cassa di 419 milioni di euro, l’uscita dal piano di rientro sarà molto lontana. Dopo due anni di sacrifici, tagli , aumenti delle liste d’attese, i piemontesi e la sanità regionali si meritavano di più. A questo punto ci chiediamo se Saitta e Chiamparino tirino dritto e continuano a sfasciare la sanità piemontese o siano pronti a coprirsi il capo di cenere e a rivedere le scelte fatte. Chiederemo un Consiglio aperto sulla sanità piemontese, per permettere a questa amministrazione di capire il valore dell’ascolto e del confronto”.