Consumo del Suolo, Graglia: marcia indietro della Regione Piemonte. La proposta della Giunta verrà rimessa in discussione

“Finalmente dopo mesi di lotta a vari livelli, molti incontri che abbiamo organizzato con amministratori locali, la predisposizione di decine di documenti e ordini del giorno adottati dai vari Comuni contro la proposta sul Consumo del Suolo che era in discussione, la Regione Piemonte e l’assessore competente fanno marcia indietro rispetto al muro contro muro sul provvedimento del Consumo del Suolo. La proposta verrà rimessa in discussione prendendo in considerazione i nostri spunti di riflessione. Si tratta di una grande vittoria, ascrivibile alla mia ferma presa di posizione nel difendere i Comuni piemontesi e i diritti acquisiti dei cittadini”. Ad affermarlo il vice capogruppo di Forza Italia, Franco Graglia che ha discusso tre interrogazioni in merito nell’odierna seduta del Consiglio regionale.

Spiega il consigliere di Forza Italia: “Erano tre i punti sui quali si è concentrata l’attenzione del Gruppo di Forza Italia. La cancellazione della decadenza delle previsioni di trasformazione di suolo libero per le quali non sia ancora stato rilasciato il necessario titolo abitativo o il Comune non abbia provveduto nei tempi previsti dalla legge. Poi la nostra richiesta di cancellare l’obbligo di a stravolgere gli strumenti urbanistici piemontesi introducendo la suddivisione del piano regolatore tradizionale in piano strutturale e operativo; una situazione che metterebbe in dubbio la vigenza degli attuali piani regolatori. E infine abbiamo chiesto la soppressione dell’obbligo di rielaborare tutti i piani dei Comuni piemontesi, soprattutto quelli di piccole dimensioni, sulla base di aggregazioni decise in modo autoritario dalla Regione stessa”.

Conclude Graglia: “L’assessore ha precisato che il testo non costituisce ancora un disegno di legge formalizzato e depositato ma è un documento che può essere ancora corretto. Confido quindi che in tempi brevi il testo recepisca le nostre osservazioni e dia adeguato spazio ad un confronto con i Comuni al fine di evitare misure ideologiche che rischiano di paralizzare gli Enti e di penalizzare i cittadini piemontesi”.