“Si dice che ‘a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca’. Partendo da questo assunto non si può che guardare con sospetto la messa a bando di tre posti per medici oculisti presso l’Ospedale Oftalmico di Torino. Un dubbio infatti nasce spontaneo: nell’incertezza che vive il nosocomio San Luigi, non si ha ancora una data precisa per la riattivazione degli interventi chirurgici, é alto il rischio che i professionisti ivi presenti scelgano di partecipare al bando e eventualmente a spostarsi dall’attuale struttura di fatto depauperando di professionalità il plesso di Orbassano”. A lanciare l’allarme é la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino.
Conclude l’esponente regionale: “E’ evidente che l’eventuale perdita, dico eventuale perché comunque siamo di fronte ad un concorso pubblico, di specialisti dal San Luigi di fatto porterebbe la Giunta a rafforzare la propria scelta di chiudere il reparto di medicina chirurgica di Oftalmologia ivi presente; insomma ci si rimangerebbe la parola data dall’assessore Saitta, non meno di una settimana fa proprio in Consiglio regionale, quando aveva assicurato un futuro a quel reparto. Per ora sono solo dubbi, ma abbiamo già assistito in passato al lento svuotamento di interventi per giustificare improvvise chiusure. Sia chiaro nessuno è contro assunzioni all’Oftalmico, tutt’altro, a patto però che non si rimettano in discussione i servizi offerti presso il San Luigi e che si definisca una data di riavvio dell’attività con la conseguente ripresa delle prenotazioni. Inoltre domando chiarezza dei tempi del riavvio delle attività, di riutilizzo delle camere operatorie per Oftalmologia: elementi indispensabili per dare certezze ai cittadini e agli operatori che lavorano all’interno del San Luigi”.